L'edificio della stazione marittima di Ponte dei Mille: custode di una storica vocazione per i passeggeri

DALLE ORIGINI A PONTE GUGLIELMO

Fin dal medioevo l’attuale Ponte dei Mille e l’area retrostante di Santa Limbania erano utilizzate dai pellegrini diretti verso la Terrasanta, i quali trovavano ricovero nella vicina Commenda dell’ordine dei cavalieri di Malta, struttura ancora ben conservata all’inizio dell’attuale via Pre'.
Intorno alla metà del XIX secolo, in virtù della favorevole posizione dell’ansa portuale, l’area cominciò ad essere utilizzata dai grandi velieri che solcavano le rotte mediterranee e transoceaniche, per i quali fu costruito un pontile adeguato e furono ricavate nuove strade, procedendo alla demolizione del promontorio Caput Arenae e della soprastante chiesa romanica di San Tomaso, da cui il pontile prese nome.
Con il sorgere del fenomeno migratorio e le crescenti esigenze legate al servizio alle navi mercantili e passeggeri, nacque presto la necessità di dotare l’area di un edificio al servizio dei passeggeri in prossimita' della Stazione ferroviaria di Piazza Principe. Tra il 1884 e il 1890 fu cosi' costruita dal Genio Civile una sala passeggeri costituita da un corpo di fabbrica ad un piano in muratura con una grande tettoia in ferro e dotata di sale di attesa, ristoro, sala medica e posto di polizia. Il nome del pontile fu cambiato in Federico Guglielmo, in onore del principe di Germania.

LA NASCITA DELLA STAZIONE MARITTIMA DI PONTE DEI MILLE

Nell’ultimo ventennio del XIX secolo la crescita demografica e la crisi economica diedero impulso al fenomeno migratorio, che trovò in Genova il porto di partenza più attrezzato per i flussi provenienti da tutta l’Italia del nord. Contemporaneamente, si andava rafforzando il fenomeno elitario dei viaggi di piacere oltreoceano.
L’edificio su Ponte Federico Guglielmo si rivelò ben presto inadeguato alle crescenti esigenze di spazio per i passeggeri: si decise pertanto di realizzare una Stazione Marittima che rispondesse alle nuove necessità e che rispecchiasse il prestigio della città.
I lavori ebbero inizio nel 1914 e ripresero, dopo l’interruzione dovuta agli eventi bellici, nel 1924. Il carattere di grandiosità ed opulenza dell’edificio è ben espresso dalla monumentalità eclettica delle facciate e dall’imponenza delle dimensioni.

DAI GRANDI TRANSATLANTICI AI GIORNI NOSTRI

I saloni centrali della Stazione Marittima di Ponte dei Mille erano originariamente le sale passeggeri di 2° classe collegate al piano banchina, dove i passeggeri potevano giungere direttamente in treno.
Per anni questi saloni ospitarono i passeggeri dei più famosi e grandi transatlantici della storia della marineria italiana impegnati nei collegamenti di linea con le Americhe. Attraverso i saloni transitarono molti personaggi del mondo della politica, della cultura e dello spettacolo, come dimostra la galleria fotografica esposta nel primo salone, dove sono ritratti, per fare solo alcuni nomi, Harry Truman, Orson Welles, Igor Stravinsky, Anthony Quinn, Winston Churchill, Hernest Hemingway, Elia Kazan.
A partire dagli anni sessanta l’avvento dell’aereo come mezzo di trasporto dei passeggeri causò la progressiva scomparsa dei collegamenti di linea via mare con le Americhe, determinando la fine dell’epoca dei grandi transatlantici e limitando di conseguenza l’utilizzo dei saloni. L’attuale aspetto dei Saloni si deve ai profondi interventi di restauro effettuati nel 2001 che, oltre ad aver ridisegnato la conformazione degli spazi, hanno permesso di riportare alla vista la splendida volta del soffitto in legno pitch-pine, per anni nascosta in passato, che caratterizza fortemente i volumi. La destinazione d’uso attuale dei saloni è quella di terminal passeggeri, senza soluzione di continuità con il passato.

LA SALA DOGANALE
DI PRIMA CLASSE

L’ex “Sala Doganale di Prima Classe”, situata sul lato ovest del complesso di Ponte dei Mille, è suddivisa in cinque campate il cui soffitto è caratterizzato da cassettoni in stucco e lucernari con vetri colorati: il disegno strutturale si rispecchia, in corrispondenza delle lesene, nei cinque riquadri del pavimento, realizzato alla veneziana con impasti di graniglia colorata. Sulle pareti trovano particolare rilievo ventiquattro pannelli pittorici, probabilmente attribuibili all’artista Galileo Chini (1873-1956).

Sono pitture murali a tempera di forma rettangolare in stile d’impianto novecentista e si possono considerare come delle vere e proprie pubblicità murali rivolte ai passeggeri abbienti: l’atmosfera cosmopolita ed elitaria delle grandi navi da crociera del tempo era infatti la stessa che animava la vita delle mete turistiche, dei grandi alberghi, delle località termali rappresentate sui pannelli.

Attualmente sul lato sud della sala, all’interno di due bacheche facenti parte dell’arredo originale, sono esposte le riproduzioni di alcuni servizi utilizzati a bordo dei grandi transatlantici di un tempo, fornite dalla ditta Radif di Genova.
Sempre sul lato sud si trova l’affascinante statua di “Roma Eterna” realizzata in marmo dallo scultore Angelo Zanelli (1848-1942), autore della statuaria dell’Altare della Patria, che era posizionata nel Salone Centrale di prima classe del transatlantico “Roma”, orgoglio della marineria italiana in attività su linee passeggeri dal 1926 al 1939.

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